ONE

ONE

L’eccezionale diffusione della tecnologia all’interno di ogni ambito della comunicazione ne ha stravolto le dinamiche e il ruolo di chi opera in tale contesto. Il mondo dell’arte non è naturalmente rimasto immune. Con l’avvento del digitale è gradualmente maturata una nuova concezione di artista e impensabili processi creativi hanno trovato nei Social Network un luogo in cui esprimersi. L’arte digitale affascina e coinvolge sempre più persone. Nell’immensa e democratica vetrina virtuale le proposte si moltiplicano e si allarga sempre più l’orizzonte delle opportunità di espressione. All’interno di una tematica di analisi vastissima e di un dibattito in costante evoluzione, questa tesi triennale vuole essere una riflessione sulla condizione dell’artista digitale, la cui identità sembra potersi frammentare e disperdere all’interno delle tante possibili contaminazioni, lasciando la sensazione che tutto possa sovrapporsi e fondersi. La sempre più radicale immaterialità, la possibilità che dietro alla realizzazione di un’opera ci sia persino un algoritmo, nasconde il forte rischio della perdita della componente identitaria del creativo? È possibile distinguersi all’interno di un’immensa piattaforma tra la moltitudine di proposte? Le opere e il loro contenuto rappresentano la percezione e l’emotività dell’autore o divengono una copia di altri input visivi che si sovrappongono? Il marketing, il sensazionalismo, le operazioni all’interno di un mercato che vede aumentare il suo potere economico, divengono prioritarie rispetto al messaggio dell’artista? Queste le riflessioni che guidano la stesura della tesi. Esse rappresentano il percorso che conduce alla creazione del video ONE, focus centrale di questo lavoro e simbolica risposta alle tante domande che ne hanno guidato l’ideazione.